TrendsVR & ARCultura e innovazione: la VR arriva alla Scala, e nel resto d’Italia?

Roberta Gavioli7 anni ago10 min

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Il patrimonio culturale italiano lascia sempre senza fiato. Che si parli di arte, musica, teatro o altre forme di cultura, quel che è certo è che sulla qualità non si discute. Il segreto sta nell’abilità di coniugare, in ogni epoca, il valore dell’opera con la capacità di trasmetterla. Ma in questi anni dove l’innovazione corre sempre più veloce, l’Italia sa davvero unire arte e tecnologia e rendere omaggio al suo inestimabile patrimonio artistico e culturale? A quanto pare sì: lo dimostra un gigante della tradizione lirica italiana, il Museo Teatrale alla Scala di Milano, che si lancia nel mondo delle app e dei visori in realtà virtuale. 

Museo Teatrale alla Scala: app e realtà virtuale danno nuova vita alla lirica

La tradizione lirica italiana passa inevitabilmente per il Teatro alla Scala di Milano. Un luogo affascinante e ricco di storia, che però parla un linguaggio sempre più lontano dai giovani, o almeno così poteva sembrare prima che il suo museo diventasse 2.0 con la creazione di un’applicazione digitale.

È il nuovo progetto realizzato in collaborazione con Samsung. Sono oltre 250 mila i visitatori che ogni anno entrano nel museo in senso fisico, ma sono destinati ad aumentare grazie alle visite virtuali che si possono compiere dall’app. Disponibile per Android e iOs in sette lingue, l’applicazione ha sei diversi percorsi: dalla scoperta delle celebrità fino al tour realizzato apposta per i bambini. Ad ogni opera è dedicata una scheda tecnica che mostra titolo, autore, data di realizzazione e sala di collocazione.

Ma se non bastava un’app e sette totem multimediali, il mondo della lirica abbraccia anche la realtà virtuale con la visita del Teatro alla Scala realizzata indossando i “Samsung Gear VR” collegati al Galaxy S8 e alle cuffie. Un modo affascinante per scoprire i luoghi scaligeri, facendo un salto indietro nel tempo fino alle atmosfere della Milano ottocentesca. Il tutto diretto da Nicoletta Manni, prima ballerina della Scala che fa da guida in questo percorso a 360°. E queste novità hi-tech stanno già piacendo molto, con buona pace dei puristi.

 

La VR è la chiave dell’innovazione nella cultura italiana?

Finalmente sembrerebbe che l’Italia si sia accorta di avere un patrimonio artistico che va non solo preservato ma anche rilanciato ed innovato, e sta lavorando proprio in questa direzione. Ma a che punto siamo? Ci stiamo muovendo bene nel campo delle applicazioni per smartphone, dei dispositivi mobili e con i visori di realtà aumentata e virtuale, senza dimenticare i progressi della stampa 3D.

Siamo in grado di guardare un quadro e vedere in digitale la sua storia e le curiosità più nascoste. Vivere l’arte in questo modo regala sensazioni più intense e l’esempio di Tooteko lo conferma. Si tratta di un anello hi-tech che permette di conoscere la storia di un monumento semplicemente toccandolo. Punta invece sulla realtà virtuale la startup Arte Amica con una visita immersiva a 360° nelle città del Salento tramite un visore lowcost in legno da installare sullo smartphone. Sperimenta questa tecnologia anche Milano con Utrareal World, dove per la prima volta in Italia arriva una sala cinematografica VR 360°.

Gli analisti sostengono che tramite l’innovazione l’Italia vedrebbe crescere la propria domanda turistica del 10% portando di conseguenza un beneficio al PIL e all’occupazione, soprattutto giovanile. Infatti, sono già molti i ragazzi che si stanno lanciando in progetti di startup digitali operanti nel settore della cultura. Sono aziende digitali nascenti, composte per l’80% da giovani under 35, che puntano alla promozione dell’offerta culturale nazionale attraverso lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Dotfarm: esperienze innovative e prodotti digitali avanzati VR/AR

Se è vero che l’Italia si è attivata sul fronte hi-tech in campo artistico, è anche vero che non tutti i musei sono davvero al passo con i tempi. Pare che il punto debole siano i siti internet perché sono poco mobile friendly. Chi si salva? Una ricerca della startup Travel Appeal premia sul podio il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera e il Museo Archeologico di Taranto. Quello che piace sono le collezioni, gli spazi verdi e i luoghi storici: e qui le nuove tecnologie potrebbero fare davvero la differenza.

Anche noi di Dotfarm crediamo molto in questa nuova realtà tecnologica. La nostra agenzia digital opera sul mercato sia italiano che inglese, e il nostro focus principale è lo sviluppo di prodotti ed esperienze innovative per brand e operatori B2B. Grazie ad una partnership con Threesixty, azienda di Londra, offriamo prodotti digitali avanzati VR/AR based (per Desk e Mobile); oppure costruita in una location specifica: GDO, retail, temporary store, Brand event su larga scala.

Roberta Gavioli

Giornalista di Innovazione, Travel Blogger, Event Planner. Se è vero che il presente è digitale, il futuro è senza dubbio nelle persone. Amo la carta, ci scrivo, la leggo, la piego in origami, la dipingo e la trasformo in idee. Per me le scelte più importanti della vita si trovano sul fondo di una buona tazza di tè.

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