TrendsPiano City Milano, la musica riconquista la città

Ilaria Trapuzzano8 anni ago8 min

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50 ore di musica non stop con oltre 400 concerti sparsi per tutta la città. Due giorni, dal 20 al 22 maggio, in cui la musica è stata la grande protagonista e signora incontrastata della città di Milano, che ha “aperto” le sue piazze, musei, parchi, stazioni, case e cortili…ai cittadini, mettendoli in stretta connessione con il tessuto urbano e le sue evoluzioni.,

Piano City Milano, la grande rete gratuita di concerti per pianoforte senza limiti di genere musicale, anche quest’anno ha ripetuto il grande successo già segnato dalla scorsa edizione, registrando 90.000 mila spettatori.

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Riappropriarsi della città

Dal centro alla periferia, dal tramonto all’alba, la musica non si è mai fermata. Le note dei pianoforti hanno accompagnato i milanesi in un lungo viaggio tra passato e futuro, un tour tra location storiche e nuovi spazi attraverso cui riscoprire e riappropriarsi della città nella sua forma originale, sottratta alla frenesia quotidiana.

Milano è diventata così una enorme sala da concerto: a dare il via venerdì 20 maggio è stato Micheal Nyman, sullo sfondo della Villa Reale, con migliaia di spettatori che hanno occupato i giardini della Gam, aperti eccezionalmente per l’occasione. Dopo di lui sul “palco” si sono alternati Stefano Bollani e Francesco Grillo in duo, Sasha Pushkin, Ji Liu e molti altri.

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Piano City Milano ha permesso di avere accesso anche a nuovi luoghi da poco restituiti alla vita culturale dei suoi abitanti, come Base Milano, il polo creativo nato dalle fondamenta dell’ex Ansaldo, ora convertito a luogo sperimentazione e condivisione. Qui si è svolto Pianonight, una delle due maratone notturne – l’altra Pianorave è stata ospitata dalla Santeria Social Club, ex concessionaria e adesso creative factory – a base di composizioni romantiche e all’avanguardia, con nomi come Andrea Rebaudengo, Carlo Balzaretti e Yulianna Avdeeva.

Chi ha resistito al sonno ha potuto godersi l’alba al suono di pianoforte direttamente dall’Highline della Galleria Vittorio Emanuele II, con vista romantica sui tetti della città.

I cittadini fanno rete 

L’energia di Piano City Milano si è espressa anche e soprattutto attraverso la partecipazione attiva e sinergica degli stessi milanesi che hanno aperto i portoni dei propri cortili ai pianoforti, dando vita ad un palinsesto alternativo, all’insegna della condivisione e della socialità. Ma non basta…la musica è salita anche sui tram e battelli, regalando ai cittadini un’esperienza di ascolto unica e originale al di fuori degli schemi, che ha raggiunto anche i confini virtuali dei social network, invasi da foto e video in diretta con #pianomi2016.

Piano City Milano ha sicuramente cambiato il modo di percepire la musica, un certo tipo di musica che possiamo definire d’élite, diffondendola e rendendola alla portata di tutti. Ma cosa più importante ha raccontato la storia di una città, una Milano in trasformazione, sempre più aperta ai cambiamenti e i suoi abitanti, parte integrante del rinnovamento metropolitano ormai inarrestabile.

Ilaria Trapuzzano

“Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” – M. Proust. Nata e cresciuta nel giornalismo televisivo, convertita al digitale per scelta inseguendo la voglia di sperimentare diverse forme di narrazione. Racconto la realtà attraverso una nuova prospettiva professionale e di vita, cercando ispirazione nelle cose universalmente belle: viaggi, cibo e buon vino.

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