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Pane viola: l’unico superfood lievitato che fa bene alla salute

Il profumo del pane appena sfornato è una delle sette meraviglie del mondo, anche se nessuno lo ammette. Eppure pagnotte e sfilatini sono le prime pietanze ad essere (spesso erroneamente) eliminate delle diete. Il motivo sarebbe da ricercare in un maggior rischio di malattie cardiache e obesità rispetto al consumo di alimenti integrali. Ma da Singapore arriva una soluzione del tutto inedita: né bianco né integrale, il nuovo superfood è il Purple Bread, un Pane Viola. Buono, sano, ricco di proprietà antiossidanti e curioso nell’aspetto. Alleato ideale per stupire gli amici a tavola!

Il segreto del suo colore? Le antocianine estratte dal riso nero

Il Pane Viola è una delle ultime interessanti scoperte del settore gastronomico. L’idea viene dal sud-est asiatico, dalla National University di Singapore dove il dott. Zhou Weibiao, scienziato dell’alimentazione, ha creato questo nuovo prodotto da forno dalle caratteristiche singolari.

Il Pane Viola deve il suo colore e le sue proprietà all’abbondante presenza delle antocianine, un tipo particolare di flavonoidi idrosolubili estratti dal riso nero. Questi pigmenti, aggiunti all’impasto tramite un particolare processo di lavorazione in laboratorio, sono ricchi di antiossidanti e possiedono un potere antinfiammatorio. Pare che sia venti volte più digeribile del classico pane bianco e che gli antiossidanti delle antocianine resistono per l’80% a 200°C.

Il sapore e la consistenza morbida sono uguali al pane bianco, e in effetti anche l’apporto calorico perché ciò che cambia all’interno del prodotto non è la quantità di farina di frumento e amido ma la loro struttura glicemica. Le sue proprietà benefiche però sono tali da portarlo ad essere definito come “il primo supercibo lievitato al mondo”.

Antiossidante, antinfiammatorio, perfetto per chi soffre di obesità e diabete

Il Pane Viola è un ottimo antiossidante e antinfiammatorio naturale, che aiuta a prevenire le malattie neurodegenerative e le patologie cardiovascolari. Valido alleato anche per chi soffre di obesità e diabete. Pare, infine, che aiuti persino nella difesa contro il cancro. Il suo segreto sono proprio le antocianine, capaci di creare una reazione chimica all’interno del prodotto lievitato che rispetto al pane bianco rallenta del 20% la digestione.

In questo modo si evita il processo nel quale il nostro organismo trasforma immediatamente in zuccheri i cibi ricchi di amido. Questi zuccheri, infatti, sono dannosi per chi soffre di diabete. Il grande vantaggio del Pane Viola è che riduce fortemente l’apporto di zuccheri nel sangue, e di conseguenza anche il senso di fame. Per questo è particolarmente indicato nelle diete come superfood.

La cromoterapia del Purple Bread, ossia gli effetti che può avere il colore di questo alimento su chi lo mangia, si ritrovano anche in altri cibi dello stesso pigmento. Ad esempio sono considerati supercibi anche i mirtilli, il cavolo viola, le prugne, le melanzane o le barbabietole proprio per il loro colore, senza parlare ovviamente delle famose bacche di Goji. I pregi di questi alimenti sono proprio dovuti alla massiccia presenza di antocianine.

Superfood - Bacche di Goji - Semi di Chia Dotmug

Superfood fai da te: ecco come fare il pane viola in casa

Per provare a realizzare un supercibo nella propria cucina servono alcune regole fondamentali. Per il Pane Viola, la più importante è la cottura breve. Bisogna, infatti, ricordarsi che se è vero che le antocianine sono termolabili, ossia se vengono cotte ad alte temperature perdono una parte delle loro proprietà, è altrettanto vero che questo tipo di pane riesce a conservarne la gran parte grazie proprio alla sua rapida permanenza in forno. Bastano otto minuti, a 200 gradi Celsius.

La vera difficoltà è l’estratto di riso nero. Come si può sostituire? Con il cavolo rosso! Le proprietà tipiche del superfood le ha anche questo vegetale e il colore rende davvero l’idea del Purple Bread, serve solo diminuire la quantità di acqua nell’impasto classico del pane fatto in casa e aggiungere l’estratto di cavolo.

Usare i prodotti locali che abbiamo a disposizione può rivelarsi una mossa vincente. I superfood, infatti, stanno diventando non solo una mania, ma una vera e propria ossessione. Il consumo di alimenti quali avocado, semi di chia, bacche di goji e quinoa è cresciuto a dismisura negli ultimi anni sorpassando la capacità produttiva dei coltivatori. Lo zenzero ha visto un aumento del 670% dal 2010 al 2016, la quinoa del 380% e la curcuma del 220% (fonte: Rapporto Coop 2016). In questo modo fenomeni di deforestazione, sfruttamenti intensivi e acquisizione di terreni agricoli su scala globale, diventano insostenibili. Viene da chiedersi se i supercibi siano davvero prodotti speciali o solo una moda molto redditizia.

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