IntervistePharmap: il delivery dei farmaci consegna i medicinali con ricetta

Roberta Gavioli6 anni ago15 min

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«In Italia si continua ad associare al delivery solo la categoria del “food”. Con Pharmap abbiamo spostato questa idea su un bisogno primario, come la consegna di farmaci, e l’abbiamo resa digitale»

Giulio Lo Nardo, 26 anni, Co-Founder di Pharmap

 

Ti ricordi di quella volta in cui ti sentivi spossato e febbricitante ma essendo a lavoro non sei uscito per andare in farmacia e poi ti sei ammalato di più? E quell’altra che avevi bisogno di passare dal medico a ritirare la ricetta per comprare un medicinale urgente ma eri senza auto? E quando bloccato tra influenza e impegni avresti tanto voluto che qualcuno ti portasse a casa tutto il necessario per stare bene? Adesso c’è chi si prende cura di te, si chiama Pharmap. È il servizio di bike delivery dei farmaci, ideato da due ragazzi palermitani che si sono accorti di quanto fosse necessario consegnare i medicinali a domicilio a chi è impossibilitato ad andare in farmacia. L’idea ci è sembrata utilissima, per questo siamo andati a fare due chiacchiere con Giulio Lo Nardo, Co-Founder di Pharmap.

Partiamo dall’origine, raccontaci come è nata l’idea di Pharmap…

In questo progetto ci abbiamo creduto in due fin da subito: io e Giuseppe Mineo. L’idea nasce agli inizi del 2016 da percorsi universitari comuni, perché ci siamo laureati entrambi in Economia a Palermo. Proprio in quel periodo abbiamo partecipato ad un progetto sulle farmacie, che ci ha portato ad un’analisi di mercato dove è emersa la mancanza di un servizio di delivery farmaceutico. Da lì abbiamo avuto questa intuizione e abbiamo deciso di impegnarci per soddisfare un bisogno di tutti.

In effetti un delivery in un settore così importante è davvero utile, ma come funziona Pharmap?

Pharmap è un’app, accessibile anche da web, che consente al cliente di poter ricevere a domicilio i farmaci di cui ha bisogno, geolocalizzando o inserendo un indirizzo di consegna. Il servizio è attivo per tutti i prodotti che vengono venduti all’interno delle farmacie, dai farmaci veri e propri fino a integratori, cosmetici, alimenti etc. A ottobre 2016 ci siamo lanciati sul mercato a Milano. E ora, notizia recentissima, il 2 ottobre di quest’anno, abbiamo portato il servizio di Pharmap a Palermo. Dopo aver avuto un ottimo riscontro a Milano, con una media di 1200 ordini al mese, di cui il 38% con ricetta, abbiamo l’obiettivo di arrivare in tutti i principali capoluoghi italiani entro dicembre 2018.

Quindi voi consegnate ogni tipo di farmaco?

Sì, il nostro core business si focalizza sui farmaci che necessitano di ricetta ma trasportiamo ogni tipo di farmaco. I fattorini hanno in dotazione tutto l’equipaggiamento per consegnare sia i farmaci classici che quelli a temperatura ma anche fragili, come capsule in vetro e bombole di ossigeno.

E come vi gestite con i farmaci che necessitano di ricetta?

Il cliente scatta una foto alla ricetta e la allega nello spazio apposito dell’applicazione, in questo modo verrà validata visivamente dalla farmacia, la quale accetterà e preparerà l’ordine. Così il fattorino di Pharmap non avrà problemi durante il ritiro del pacco, però prima di recarsi in farmacia deve passare a casa del cliente a prendere la ricetta cartacea. Mettiamo il caso che ho un’emergenza e non ho con me la ricetta, se posso avvertire telefonicamente il mio medico curante e farla preparare, il fattorino di Pharmap può ritirarla in busta sigillata anche presso lo studio medico invece che a casa del cliente. Ovviamente, per le leggi italiane e i rallentamenti burocratici della ricetta digitale, senza il foglio non possiamo recapitare a casa nessun ordine.

La consegna dei farmaci con ricetta è davvero innovativa, ma il servizio è attivo 7 giorni su 7 h24?

Ad oggi Pharmap è attivo dal lunedì alla domenica e segue l’orario delle farmacie, dalle 8 alle 20. Però ci siamo accorti su Milano che le richieste serali ci sono, quindi attiveremo a breve il servizio notturno fino a mezzanotte. Abbiamo invece già funzionante la scelta dell’orario di consegna personalizzato, spuntabile dall’applicazione, per venire incontro alle esigenze di tutti.

 

Un delivery però che guarda anche l’aspetto “green” e si muove su due ruote, giusto?

Assolutamente sì, i nostri fattorini usano tutti la bicicletta. Abbiamo voluto replicare anche nella logistica l’idea di un servizio etico e sociale e di una mission green, vista la tematica del nostro delivery. I biker in 45 minuti da quando la farmacia ha accettato l’ordine garantiscono la consegna, ad un costo aggiuntivo di 2,99€ per consegna o 4,99€ per i farmaci con obbligo di ricetta.

Prendiamo un esempio classico ma importante. Sono un anziano, quindi senza dubbio il cliente che ha maggior bisogno di un servizio di questo tipo, ma il sistema è tutto digitale e io non ho idea di come fare per usarlo. Avete pensato a una soluzione?

Le soluzioni sono due: un call center gratuito dedicato, che segue la persona passo dopo passo nell’ordine da effettuare, oppure la delega a parenti o amici. Quest’ultimo caso è molto frequente perché chiunque puo’ prenotare i farmaci da qualsiasi luogo si trovi, grazie appunto alla comodità dell’applicazione, ma puo’ poi inserire l’indirizzo di consegna che preferisce, in questo caso quello del parente anziano, che così si vede recapitare a casa i farmaci senza il minimo sforzo.

Amplio il discorso a tutto il settore in cui operate: un delivery sì, ma focalizzato sui bisogni importanti che si potrebbero definire “primari”, come la consegna di un farmaco. Quanto è pronta l’Italia per questo?

L’Italia purtroppo non va di pari passo con l’estero. Questa tipologia di consegna esiste da anni nei Paesi Europei: in Inghilterra, Francia e Germania. Ma in Italia si continua ad associare al delivery solo la categoria del “food”, noi siamo i primi ad averlo spostato su un bisogno primario e reso digitale. Il mercato c’è anche perché le persone tendono ad andare sempre meno in farmacia: a volte è una questione di tempo, ma molto spesso anche un fatto legato alla nascita delle parafarmacie nei supermercati, che tolgono una fetta di clientela alle farmacie classiche. In questo modo le farmacie si stanno sempre più spostando sui servizi che possono offrire all’interno dei loro negozi, modificando un po’ la loro missione tradizionale. Pharmap e il delivery dei farmaci in generale si inseriscono proprio fra questi nuovi servizi che il digitale sta facendo emergere.

Hai parlato di innovazione legata alle nuove tecnologie, quindi mi viene da chiederti: a che punto siamo in Italia con la digitalizzazione del sistema farmaceutico e sanitario in generale?

Siamo molto indietro, anche se è un settore in super evoluzione. Da un lato c’è una tematica importante da tenere in considerazione, che è il DDL che consentirà ai capitali privati di entrare nelle farmacie, salvare molte filiali in fallimento e creare catene farmaceutiche, rivoluzionando il panorama italiano di settore. Dall’altro lato, nel mondo sanitario in generale, sia medici che ospedali si stanno adeguando al digitale, anche se lentamente. In Italia è un anno e mezzo che si parla di ricetta elettronica, ma come spesso accade nel nostro Paese poi ancora non si è concretizzata o è poco chiaro come è regolamentata.

Per concludere ti faccio una domanda che sottopongo sempre a chi si occupa di delivery. Questi sistemi arrivano e funzionano sempre nelle città, ma in provincia?

Noi stiamo strutturando, e siamo in dirittura d’arrivo, una versione della nostra applicazione che si adatta alle farmacie che non stanno nelle grandi città. Ma non posso svelarti altro.

Roberta Gavioli

Giornalista di Innovazione, Travel Blogger, Event Planner. Se è vero che il presente è digitale, il futuro è senza dubbio nelle persone. Amo la carta, ci scrivo, la leggo, la piego in origami, la dipingo e la trasformo in idee. Per me le scelte più importanti della vita si trovano sul fondo di una buona tazza di tè.

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