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SEEDS&CHIPS 2017: La sfida è lavorare per l’uomo non contro l’uomo

L’evento internazionale di riferimento per il settore agroalimentare ha aperto le sue porte dando il via ad una quattro giorni milanese di innovazione e food. A lanciare i temi della terza edizione di Seeds&Chips un energico Marco Gualtieri, ideatore e Presidente dell’evento, accompagnato da oltre cento giovanissimi teenovator che hanno colorato il palco dell’Opening Conference. «Andate sempre a curiosare e farvi raccontare le storie che ci sono dietro questi stand qui a Seeds&Chips, è così che si realizzano i sogni»

Il presidente Barack Obama ospite d’onore, un sogno che si realizza

E lui, Marco Gualtieri, un sogno lo ha realizzato davvvero dopo sole tre edizioni della manifestazione, portando il 44° Presidente degli Stati Uniti d’America sul palco del summit internazionale dell’innovazione alimentare. Barack Obama, infatti, sarà ospite d’onore nella giornata di domani. «Desideravo avere il Presidente Obama qui a Seeds&Chips fin dalla prima edizione e quando mi hanno confermato la sua presenza è stato un sogno che si è realizzato» rivela Marco Gualtieri. Ma quale può essere davvero l’appello da rivolgergli? Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, suggerisce «chiediamogli di aiutarci a ridurre gli sprechi».

Nell’attesa di domani è stato però già consegnato a Obama e Michelle un premio per il loro impegno nel settore del food. Onoreficenza che ha ricevuto, e ritirato dalle mani di Alfonso Pecoraro Scanio, anche lo chef Sam Kass per la sua capacità di innovare e portare qualità nelle cucine della Casa Bianca, con l’introduzione di un orto biodinamico biologico.

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Oltre il concetto di nutrizione, il food oggi è conoscenza ed esperienza

Mangiare non è solo nutrirsi, oggi più che mai è condivisione di conoscenze, informazioni ed esperienze. Per questo insieme alla capacità tecniche serve che i grandi brand, e i nuovi giovani innovatori, imparino il linguaggio delle nuove sfide del futuro. Lo ha sostenuto anche Markku Markkula, Presidente Europeo del Comitato delle Regioni: «Serve un approccio bottom-up perchè entro il 2030 dovremo produrre il 50% in più del cibo attuale per sfamare 7,3 miliardi di persone. Come? Bisogna puntare sui giovani e portare la robotica nell’industria agroalimentare»

Meno sprechi e più menti giovani, e il pianeta riparte

Il pianeta ha bisogno di un intervento immediato sulla riduzione degli sprechi alimentari. Un monito emerso fin dalle prime ore del summit sull’innovazione nel food. Lo ricorda anche Marc Oshima, cofondatore di Aerofarms «Nelle nostre serre urbane usiamo la tecnologia al servizio delle città, con il 95% in meno di uso dell’acqua e senza pesticidi. Queste azioni, unite a una partecipazione crescente dei giovani nel settore, avranno un riflesso sul futuro del pianeta».

Un appello agli innovatori quindi a credere nel mondo agroalimentare, che registra già ora 47 milioni di posti di lavoro solo in Europa. Una bella sfida per la quattro giorni milanese del food tech, che promette di annunciare già giovedì in chiusura d’evento grandi novità per la quarta edizione, prevista dal 7 al 10 maggio 2018.

 

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