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Millennials e Food: La rivoluzione alimentare tra qualità e sharing

Le novità in materia di cibo e la specifica conoscenza dell’origine di ciò che mangiamo non interessano più solo una nicchia di utenti, ma incuriosiscono e appassionano anche la generazione dei Millennials. Ecco perchè, tra le sfide che l’industria del cibo si trova ad affrontare oggi, c’è quella di dare una risposta concreta alle esigenze di questo pubblico. «Con nuove abitudini di consumo e potenti mezzi tecnologici essi stanno dando vita ad una food revolution globale» – afferma Marco Gualtieri, ideatore di Seeds&Chips, l’evento milanese che dall’8 all’11 maggio esplorerà tematiche e innovazioni del mondo agroalimentare.

Seeds&Chips2017

Pranzo on the go: i nativi digitali amano lo street food

Hanno fra i 21 e 35 anni, studiano, lavorano, sono sempre connessi e mangiano in movimento. Sono i nativi digitali che stanno influenzando anche il settore del food. Grazie alle app, ai blog e alle community dei social, infatti, i Millennials hanno molti più strumenti per confrontarsi sulle loro scelte alimentari ricercando genuinità, sostenibilità ambientale e qualità delle materie prime.

Tra i nuovi trend il più famoso è “pranzo on the go”. Ben l’11% dei giovani passa la pausa pranzo per strada e il 28% dichiara di amare il mondo dello Street Food, come rivela l’ultima ricerca Nielsen sui “I Millennials e la ristorazione”. Registrano un aumento anche i pasti ibridi, come brunch e apericene.

Ma i Millennials sono molto attenti anche agli ingredienti e alla loro origine, con un occhio di riguardo per il localismo. Il 35% dei consumatori è convinto che nel prossimo quinquennio il consumo di carne calerà, seguito da grassi vegetali, dolci, alcolici e latticini. Il vero trend del futuro sarà la creazione di prodotti di qualità (fonte: ricerca “Agroalimentare: falsi miti e nuove verità” di Ipsos-TuttoFood).

Connessi, informati, esigenti: il segreto è coinvolgerli

Grazie allo stile iperconnesso delle generazioni digitali, a cambiare è tutta la filiera con nuove tendenze a livello globale. La food revolution in atto non riguarda più solo la scelta di cosa mangiare, è un’esperienza condivisa. E un aspetto non esclude mai l’altro, perchè questi nuovi consumatori sono esigenti. Si è riscontrato infatti che, rispetto alle generazioni precedenti, i nativi digitali spendono di più in cibo (spesa annua USA: 1,4 trilioni di dollari – fonte: Seeds&Chips) ma sono anche più informati su ciò che mangiano e «si aspettano di poter dialogare con i brand per comunicare cosa migliorare» (fonte: Nielsen).

millennialsfood

Come è possibile allora stare al passo di questo cambiamento se il gusto non basta più? Il segreto è coinvolgerli. Interattività, food game, contest fotografici. Mai come ora il cibo è una social experience, proprio perché mai come in questa generazione si è sentito il bisogno della condivisione, anche a tavola.

Roberta Gavioli

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