IntervisteWycon cosmetics: quando il makeup è un modo di essere

dotmug7 anni ago10 min

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Corre l’anno 2009 e Wycon cosmetics fa il suo ingresso trionfale nel mondo della cosmesi. L’idea è semplice: offrire alle donne prodotti made in Italy di make up, skin care e body care ad un prezzo accessibile. L’intuizione: eliminare i passaggi intermedi tra produttore e consumatore investendo sulla qualità della texture. E così Gianfranco Satta, storico imprenditore della cosmetica femminile, e RaffaellaFabio Formisano - Wycon Pagano, product manager e profonda conoscitrice del mondo make up e body care, danno forma alla loro intuizione e insieme fondano la maison. Dall’apertura del suo primo store ad oggi, le cose per Wycon Cosmetics sono cambiate moltissimo: più di 170 negozi monomarca in Italia (oltre alla presenza nelle principali piazze d’Europa quali Spagna, Portogallo, Grecia, Romania, Belgio, Cipro e Malta) e l’apertura, entro la fine del 2017, a Mosca (Russia) e Almaty (Kazakistan). Ma non solo. Una presenza
social molto forte, con oltre 235k follower su facebook e 143k su instagram, e diverse campagne a sostegno di temi ancora fortemente sentiti e dibattuti: aborto, violenza sulle donne, disturbi alimentare.

Un percorso denso, segnato da tappe precise e ben calibrate.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Fabio Formisano, Global Head of Marketing & Communication che ci ha raccontato come questo brand abbia saputo rompere gli schemi della cosmesi e diventare tra i leader di mercato in Italia.

Partiamo dal nome. Wycon: We Are Icons. Un’affermazione forte. A chi si rivolge Wycon Cosmetics? Quale il vostro principale target?

Ogni donna che si rivede nel nostro claim. Abbiamo deciso di allontanarci da una segmentazione anagrafica, per sceglierne una di tipo psicografico: non importa l’età, scegliamo women con la W, che abbiano il coraggio di mostrare se stesse e non arrendersi davanti alle difficoltà. Donne che vedono il make up non come un elemento che copre un difetto, ma che svela la propria vera personalità.

Wycon

I vostri negozi hanno una filosofia precisa: offrire al cliente un’esperienza olistica, basata sul coinvolgimento dei 5 sensi. Quanto è importante la shopping experience per Wycon Cosmetics?

Direi che è fondamentale: avvolgere il cliente in un’esperienza d’acquisto che stimoli tutti i sensi, è stato l’obiettivo cardine quando abbiamo progettato il nuovo lay-out. Volevamo far vivere le collezioni a 360°attraverso una stimolazione poli sensoriale a partire dalla vista per arrivare all’olfatto.

 In materia di proximity marketing: è una strada che pensate di percorrere?

 Certo. Abbiamo dei progetti digital in campo, che saranno attuati tra il secondo semestre 2017 e il primo  del 2018. Il consumatore è sempre più esigente e connesso, quindi il nostro obiettivo sarà mixare il più possibile le strategie offline con quelle online.

Wycon Store

Possiamo dire che Wycon è una digital beauty company che punta su uno storytelling empatico attraverso i canali social

Esattamente. Vogliamo che la nostra consumatrice ci riconosca e capisca che il nostro non è un brand che propone solo collezioni, ma anche importanti valori. Lo facciamo attraverso progetti e video che raccontino la donna e le emozioni che prova. Il successo raggiunto in termini di reach & share, è la dimostrazione che siamo apprezzati per quello che stiamo proponendo.

The “Heart of Beauty” è il vostro progetto di charity ideato per finanziare le onlus impegnate sul territorio italiano per le donne. Come è nato il progetto? Quale la responsabilità sociale di un’azienda come Wycon Cosmetics? 

Rientra nel nostro progetto CSM: Heart of Beauty è un concreto aiuto che WYCON cosmetics ha voluto di volta in volta dare, ad associazioni impegnate nel supporto delle donne in difficoltà o meno fortunate. Una risposta obbligata a nostro avviso, per ringraziare le migliaia di consumatrici che ci scelgono ogni giorno e che rafforzano sempre più la leadership sul mercato italiano della cosmesi. Abbiamo affrontato temi sensibili come l’anoressia, la violenza sulle donne e molti altri verranno affrontati in futuro, garantendo, per quello che è nelle nostre potenzialità, un appoggio reale e concreto.

dotmug

"C’è una sola cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia". Oscar Wilde. Dalla redazione di Dotmug non ci annoiamo di certo. Sempre alla ricerca di notizie, condiviamo, twittiamo, instagrammiamo in costante connessione con il mondo digital.

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