DataContanti addio: le app per i pagamenti mobile

Ilaria Trapuzzano8 anni ago9 min

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Addio portafoglio. In futuro per pagare basterà lo smartphone. Da anni ormai big tech company come Google e Apple, Paypal stanno investendo milioni di dollari in progetti di pagamento mobile. Secondo Gartner, società multinazionale di consulenza, questo fenomeno vedrà il suo boom nel 2018, coinvolgendo il 50% di consumatori negli Stati Uniti, Canada, Giappone e diversi Paesi dell’Europa occidentale. Un mercato che solo negli USA frutterà ben 86 miliardi di dollari.

Anche in Italia questo fenomeno si sta espandendo a macchia d’olio, generando nel 2014, secondo i dati del Politecnico di Milano, un giro d’affari da 160 milioni di euro.

Ma quali sono i wallet che stanno cambiando il nostro modo di spendere? Facendo un giro su App Store e Google Play, ne abbiamo selezionati alcuni, tra questi anche italiani.

Satispay

Satispay

È l’app tutta italiana, che consente di trasferire denaro ai propri contatti o pagare nei negozi con la stessa immediatezza di un messaggio su WhatsApp. Satispay è una sorta di carta prepagata che funziona attraverso un circuito collegato al proprio numero di telefono e all’IBAN. Si stabilisce un budget settimanale, accreditato attingendo in maniera automatica dal conto bancario. Per pagare, basta selezionare il contatto e indicare la cifra da trasferire. I vantaggi? Innanzitutto la sicurezza. Si bypassano carta di credito e pos, cosa non da poco, e per iscriversi al servizio utenti e commercianti devono fornire documento di identità, iban e codice fiscale. Poi l’immediatezza, il trasferimento del denaro avviene in pochi secondi e la gratuità delle commissioni sotto i 10 euro. Per di più Satispay sta diventando molto popolare soprattutto tra i più giovani e si può utilizzare in 4500 punti vendita.

Venmo

Venmo è un app di pagamento social, che serve ad effettuare piccoli pagamenti tra privati (cene, cinema, affitto) tramite smartphone. È possibile pagare chiunque abbia un account Venmo, usando il denaro depositato sulla piattaforma, oppure collegare il proprio conto bancario e carta di credito. La particolarità è quella di poter condividere questi momenti su Facebook con tanto di causale, attirando in questo modo un pubblico giovanissimo. I vantaggi sono sicuramente la sicurezza certificata da Paypal che nel 2013 ha acquisito Venmo, l’istantaneità dei pagamenti come fossero messaggi, grazie alla possibilità di caricare sul proprio telefono la quota del conto, e poi la gratuità del servizio.

venmo

2 pay

Altra app sviluppata da una startup italiana. Il servizio di payment avviene attraverso la creazione di un IBAN 2pay certificato, che coincide con il proprio numero di telefono. I pagamenti vengono effettuati semplicemente inserendo il numero di cellulare di chi deve ricevere il denaro e il PIN di sicurezza. Se si vuole tenere nascosta la propria utenza mobile, si può procedere con la creazione di un Qr code, che il commerciante leggerà come un codice a barre. Come per gli altri servizi, 2pay punta sulla sicurezza: l’IBAN è autorizzato e vigilato dalla Banca d’Italia e grazie alla crittografia, i rischi di furti di dati e frode sono pressoché minimi. Il plus però, è il rispetto della privacy assicurato dal Qr code.

Apple pay

In Italia manca poco… Dopo la Svizzera, Apple pay dovrebbe arrivare anche da noi a fine 2016 e soddisfare così i tanti possessori di iPhone. Il funzionamento è molto semplice: basta avvicinare il proprio device Apple (iPhone 6, iPad, Apple watch) a un pos con tecnologia NFC (connettività wireless a corto raggio), e pagare con una delle carte di credito salvate nel proprio “Passbook”. Il pagamento verrà poi autorizzato semplicemente appoggiando il dito sul Touch-Id dell’iPhone. Per capirne i vantaggi rispetto agli altri servizi, bisognerà attendere… Sicuramente la possibilità di effettuare un pagamento attraverso una delle carte in possesso, avvicinando semplicemente il telefono o lo smart watch, è il sogno di molti… Non solo per i fedeli Apple.

Ilaria Trapuzzano

“Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” – M. Proust. Nata e cresciuta nel giornalismo televisivo, convertita al digitale per scelta inseguendo la voglia di sperimentare diverse forme di narrazione. Racconto la realtà attraverso una nuova prospettiva professionale e di vita, cercando ispirazione nelle cose universalmente belle: viaggi, cibo e buon vino.

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