Il servizio di Amazon Prime in Italia introduce la consegna a domicilio di frutta e verdura. Alla lista di prodotti esistenti il colosso americano ha aggiunto trenta tipologie diverse di frutta e verdura che si aggiungono agli oltre 20.000 prodotti, già disponibili nel servizio Prime Now. Wow, che notizia… Basta file alla cassa e lunghe camminate con buste pesanti, adesso la spesa si fa da casa, comodamente seduti alla propria scrivania.
Il servizio di Amazon Prime food parte da Milano
Il servizio sarà attivo a Milano e in 30 comuni dell’hinterland. La spesa arriva sul piano di casa dalle 8 del mattino a mezzanotte, sette giorni alla settimana con le modalità previste dal servizio Prime Now e consegna in un’ora o in una finestra di due ore massimo.
È sufficiente scaricare l’app Prime Now disponibile sia per IOS che Android ed inserire il Cap di riferimento della propria zona, in modo da individuare disponibilità e tempi previsti per la consegna. Io sono pronta già a utilizzarlo, e non solo per comodità. Credo sia sempre più interessante la connessione che si sta sviluppando tra food e ecommerce.
Di sicuro ciò che ci ha stupiti non è la consegna di frutta e verdura sul piano di casa, considerando che in America e in Inghilterra questo è un servizio già fortemente consolidato. Ma piuttosto il potenziale rapporto di fiducia tra italiani e eCommerce.
Il rapporto tra italiani e eCommerce
Nel lanciare un servizio di consegna di cibo sicuramente si è tenuto in considerazione la difficoltà del popolo italiano nell’affidarsi ad un eCommerce. Si sa che noi siamo esigenti in tal senso, abbiamo bisogno di informazioni su provenienza e qualità dei prodotti.
Ma non possiamo dire che Amazon non ci abbia pensato. Per ogni ingrediente sull’app leggiamo tutta una serie di informazioni interessanti e utili per il consumatore come: provenienza, distribuzione, e soprattutto notizie e curiosità sull’ingrediente. Ma forse manca solo qualche dettaglio sulla produzione.
Origini e curiosità sull’ingrediente
Sicuramente Amazon ha considerato le nuove esigenze del consumatore moderno nel voler conoscere dettagli dell’ingrediente, anche apparentemente inutili per l’acquisto. Origine, curiosità e varietà sono informazioni che invece aiutano nella costruzione di un rapporto di fiducia. E mi pare che noi abbiamo individuato quest’esigenza nel mercato con Flick on Food.
Ovvero se Amazon potesse aggiungere anche informazioni dettagliate su provenienza, storia e tipologia di coltivazione usate da quel singolo produttore locale, credo potrebbe essere la carta vincente. La fiducia del consumatore si conquista anche con un servizio di vendita in rete affidabile, purché si potenzi la connessione tra produttori e consumatori, e il filo che potenzia questo legame è sicuramente legato all’universo informativo e conoscitivo sconfinato del food.
Michela Di Nuzzo
« Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire». - Fernando Pessoa Giornalista e co-founder, vivo il digital come imprenditrice e appassionata. Percepisco il cambiamento come un'opportunitá mai una minaccia. Occhi spalancati e orecchie aperte, sempre pronta alla condivisione, la chiave di ogni evoluzione.
8 comments
Claudia Vitucci
22nd Febbraio 2016 at 5:51 pm
Concordo sulla tendenza dilagante del food delivery: io non potrei più vivere senza! Un mio amico mi ha consigliato Magiordomus (non citato nell’articolo) ed è stato davvero un cambiar vita: consegne velocissime, prodotti ottimi, tariffe imbattibili e addirittura mi consegnano la spesa a casa col giornale e tantissimi altri articoli “di emergenza” (dalle pile alle lampadine). Che dire, lunga vita al food delivery!
dotmug
22nd Febbraio 2016 at 6:03 pm
Ciao Claudia. Grazie per la segnalazione. Proveremo anche Magiordomus. Lunga vita al food delivery e anche alla conoscenza del cibo direi. In particolare degli ingredienti. Come stiamo facendo con la nostra app Flick on food. Il cibo è consegna rapida, ma anche informazione e valorizzazione di storia e varietà degli ingredienti. Non credi?
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