DataWorld Aids Day 2015: oltre la disinformazione a colpi di social

Livia Del Pino8 anni ago8 min

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World Aids Day 2015: il primo dicembre, in tutto il mondo prendono vita iniziative di condivisione, informazione, raccolta fondi, legate alla lotta e alla sensibilizzazione contro l’Aids. La disinformazione è il vero problema. Falsi miti, paura, disgusto. Dobbiamo andare oltre. Cosa possiamo fare veramente?

GRID e 4H: storia dell’Aids tra dibattiti e disinformazione

All’inizio degli anni Ottanta l’Aids veniva indicato con espressioni eloquenti: GRID (Gay-ralated immune deficiency), gay cancer, 4H (perché sembrava colpire solamente omosessuali, haitiani, emofiliaci ed eroinomani). Solo nel 1982 venne coniato l’acronimo Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome). Dal 1981, quando cioè il CDC scoprì la sindrome, ci vollero 6 anni prima che l’FDA approvasse il primo trattamento contro l’HIV, e ben 15 prima che ne fosse inventato uno efficace.

La storia dell’Aids comincia avvolta da una cortina di pregiudizi e condanne morali, che puntavano il dito contro gay e tossicodipendenti. Cosa è cambiato? Oggi è un tema affrontato dai governi e richiama l’attenzione dei media. Ma sopravvivono vecchi retaggi, come disinformazione e discriminazione. Un malato di AIDS viene ancora molto spesso considerato come un condannato a morte da evitare a tutti i costi.

#RETHINKHIV: il World Aids Day 2015 si fa strada sui social

NAT infografica

In Inghilterra NAT, National Aids Trust, promotrice del simbolo nastrino rosso, lancia la campagna #RETHINKHIV: quanti e quali sono i luoghi comuni che alimentano la disinformazione riguardo ad HIV e AIDS? Il 1° dicembre non deve essere una ricorrenza, ma un’occasione per sensibilizzare e informare. L’associazione ha creato una serie di infografiche che veicolano messaggi chiari e diretti. Ha deciso inoltre di lanciare l’hashtag in modo massiccio, proponendo sul sito sample tweets e chiedendo agli utenti di usare Twibbon, per modificare a tema l’immagine del proprio profilo.

Grazie all’iniziativa Spread Icing Not Ignorance si può contribuire in modo creativo alla lotta contro i falsi miti legati all’AIDS: basta preparare una torta, usarla come “lavagna” per un messaggio in particolare e condividerla su twitter con l’hashtag #IcingNotIgnorance. In più NAT mette a disposizione online un “HIV Quiz” da sottoporre a parenti e amici, magari durante una serata a tema per raccogliere fondi da donare all’associazione. È stata anche organizzata una manifestazione sul territorio, il Kissing Booth a Soho Square, Londra, dove si ritroveranno centinaia di ragazzi per ribadire che con un bacio non si trasmette l’HIV.

Cosa significa #RethinkHIV? Significa riformulare le informazioni, adattarle a un nuovo mezzo più potente. NAT ha capito che non basta ripetere il messaggio. Bisogna farlo in modo incisivo sfruttando il linguaggio dei social e il loro potenziale virale. La riflessione parte da un’immagine o da un tweet, passa di device in device e si diffonde in tutto il mondo. È questa la chiave per superare pregiudizi e sostenere la prevenzione?

LILA e Durex: Nina Zilli e Trio Medusa, giornata mondiale in Italia

LILA Onlus, la Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, organizza in occasione di oggi test gratuiti in undici città italiane, da Bari a Trento. Si tratta di un test rapido, poco conosciuto, che permette di avere una risposta nell’arco di una manciata di minuti. Bisogna pensare che solo un quarto delle persone diagnosticate con Aids ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi: sempre più persone in Italia sono inconsapevoli della propria sieropositività. La percentuale di persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria condizione è cresciuta dal 20,5% al 71,5%. Il test è fondamentale.

Nelle piazze saranno distribuiti preservativi a marchio COOP, l’unico grande distributore che ha realizzato questo prodotto a un prezzo molto più basso rispetto a quelli a marca industriale. Per contribuire basta poco, un sms al 45504. Alla campagna prende parte come testimonial Nina Zilli.

Durex invece ha lanciato su Facebook l’hashtag #SalvaLaQuaglia e con l’aiuto del Trio Medusa vuole promuovere l’utilizzo di profilattici.

Livia Del Pino

Rifletto spesso sull'onesta reazione di Mark Twain a una domanda insidiosa: "I was gratified to be able to answer promptly, and I did. I said I didn’t know". Inseguo la conoscenza, chimera irraggiungibile, convinta che la bellezza sia proprio nel viaggio.

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