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Cibo a Regola d’Arte: chef, blogger e l’esperienza del food sharing

È iniziata ieri, a Milano, negli spazi della Triennale, la seconda edizione di Cibo a Regola d’Arte, evento proposto dal Corriere della Sera e quest’anno particolarmente rilevante, vista l’attenzione che Expo 2015 sta indirizzando verso il cibo. Sono previsti sei giorni di incontri con autori, Food Lab, Masterclass e show cooking, per scoprire in che direzione evolve il modo di preparare il cibo, esplorando nuovi trend (un esempio sono le mug cake, preparate per il food lab di martedì dalle autrici di “Mug cake. 30 mini torte in tazza pronte in 5 minuti”), riscoprendo le tradizioni italiane insieme a grandi nomi della nostra cucina o semplicemente intrattenersi e imparare qualcosa di nuovo sul mondo del food.

Gli chef e lo storytelling del food

Il food si avvicina sempre di più alla tecnologia, e così il modo di raccontarlo: l’atto di cucinare è un evento sempre più mediatico e spettacolare. Non basta più solo la qualità, la cucina è palcoscenico o studio televisivo, lo chef è attore e presentatore, sempre al servizio del buon cibo e il food stesso e le sue trasformazioni diventano narrazioni in tempo reale. La cucina mantiene le sue distinzioni tradizionali, ci sono gli chef, stellati e non, i cuochi amatoriali, gli esperti di qualche settore specifico (dai dolci alla panificazione, alla cucina senza sprechi o sana), i simpatizzanti del food che lo integrano con altre passioni. Tutti accomunati dal desiderio di esposizione e condivisione. Gli chef preparano piatti incredibili e poi “escono” più o meno virtualmente dalla cucina per condividere con la comunità di appassionati o semplici curiosi, attraverso tweet, format televisivi o show cooking. L’esposizione non è quindi solo del food, ma anche di chi lo prepara, a riprova ancora una volta del fatto che così come gli ingredienti si mescolano per creare i piatti, i processi e i risultati delle preparazioni raccolgono e costituiscono comunità di persone, mettendo in evidenza l’aspetto virtuoso della rete e del trend del food sharing.

Oltre agli chef che si fanno ambasciatori mediatici del buon cibo, c’è un’altra categoria che si avvale della rete per raccontare la propria visione del food, creando attorno a sé delle vere e proprie aggregazioni di persone, comunità virtuali che azzerano le distanze fisiche: i food blogger. In questo caso è il food proposto che legittima gli autori, sono le ricette sperimentate dai lettori nonché l’appeal che le foto riescono a suscitare che determinano lo sviluppo di un blog.

Tè con l’Autore: Green Kitchen Stories e il trend healthy

green kitchen

Green Kitchen

Uno dei trend in crescita nella food community online è quello del cibo green e sano (e possibilmente senza sprechi). Il trend è stato colto dagli organizzatori di Cibo a Regola d’Arte, che hanno invitato per uno degli appuntamenti di Tè con l’Autore di questa settimana (giovedì 21, ore 17.30) la coppia scandinava autrice del blog vegetariano e, appunto, green, Green Kitchen Stories. Non solo salute, in questo blog, ma anche una cura particolare per la presentazione del cibo e la sua esposizione attraverso i canali social. Non solo autori di ricette e libri di cucina (l’ultimo, Green Kitchen Travels non ancora disponibile in Italia), ma anche protagonisti di un canale youtube e autori di due app (tra le prime disponibili anche per Apple Watch), che potrebbero considerarsi un nuovo modo di proporre collezioni di ricette, ma anche un prolungamento off line e più snello dell’esperienza di lettura di un blog.

Di certo, la bellezza della condivisione online è la democratica possibilità di essere creativi seguendo le proprie passioni. Infatti, mentre gli chef sono voci e presenze autorevoli, che propongono piatti ed esperienze gastronomiche costruiti sulla base di studio, ricerche e ispirazione personale, propria dei food blogger è la libertà di condividere le evoluzioni della propria idea di cibo offrendo spunti e ricette aperte a suggerimenti e variazioni.

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