TrendsFuorisalone 2015: un’occasione per ripensare il design

Leo Mauriello9 anni ago12 min

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La trasformazione del #design da idea di progettazione, a disciplina dell’#interazione.

1000 eventi di cui 35 patrocinati dal Comune
1504 espositori tra Salone del Mobile e Fuorisalone
12 info point 100 volontari delle scuole di design
8 distretti della città coinvolti
2 APP

E’ ufficialmente iniziato il Fuorisalone 2015, un’occasione per fare il punto sui processi d’innovazione e di ibridazione tra tecnologia e design. Non si tratta solo di un trend internazionale, ma di una vera occasione di rinascita per il nostro paese, che attraverso la qualità del design può tornare a fare innovazione e reinventare/rivitalizzare il concetto di Made in Italy. Il Fuorisalone è una città, Milano, che per una settimana vive  il presente e riprogetta il futuro attraverso eventi e protagonisti dell’innovazione.

Un nuovo modo di pensare il design

Il design italiano nasce si afferma negli anni ’50 attraverso la vespa, olivetti, brionvega, la moda… e paradossalmente di quegli anni resta una lezione ancora valida, e totalmente in linea con l’era digital e del big data. Negli anni ’50- ’60 il design italiano è estremamente industriale, concreto, capace di coniugare funzionalità ed estetica in maniera inscindibile. La chiave di quegli anni è il desiderio di voler migliorare la vita delle persone attraverso la tecnologia, che è fatta non solo di oggetti, ma anche del rapporto emotivo che i fruitori instaurano con essi. Potremmo definirla un’idea di UX ante-litteram che punta su interazione e fruizione contestuale.
Questa è sicuramente la base concettuale valida anche per un nuovo modo di intendere il design, sempre più condivisa non solo tra gli addetti ai lavori.
Il design è oggi progettazione, vision, multidisciplinarità, big data… e infine capacità di mixare e armonizzare mondi analogici e digitali. Un’idea in cui le start-up sono centrali, grazie al loro approccio innovativo a spazi collettivi e oggetti del nostro vissuto.

Il contesto, makers e startupping

Il 2015, soprattutto a Milano, non è un anno qualunque! Parliamo dell’anno di Expo, del primo anno di non recessione, dell’anno in cui l’Italia scopre realmente le startup come movimento economico, ma è anche l’anno di affermazione della stampa 3D collegato inesorabilmente al mondo makers. L’Italia sembra pronta a tentare il salto verso l’innovazione, recuperando la sua storia e proiettandosi verso il futuro.

Ed è proprio nella settimana del Fuorisalone, il 16 aprile, che Meet the Media Guru incontra Daan Roosegaarde, artista e innovatore olandese riconosciuto a livello internazionale, direttore creativo del social design lab Studio Roosegaarde. Ma qual’è il legame tra Roosegaarde e il Fuorisalone? Un sottile filo rosso che collega l’innovazione in tutti i settori e in tutti i mercati è l’interazione e la capacità di fruire la tecnologia nei contesti quotidiani. Roosegaarde è in effetti il prototipo di ciò che serve ad un designer di nuova generazione:

  • multidisciplinarietà: spazia dalla moda all’architettura
  • progettazione di design interattivo
  • high-tech in cui spettatore e spazio diventano una cosa sola

Roosegaarde chiama il suo approccio “tecno-poesia”, e lo si può riconoscere in tutte le sue opere. Da Dune, un’installazione di luci che interagiscono con il comportamento umano a Intimacy 2.0, gli indumenti intelligenti che creano un gioco di trasparenze a seconda dell’incontro tra persone. Oppure in Van Gogh Path, una pista ciclabile lastricata con 50mila piastrine, un materiale luminescente che di notte rilascia la luce che ha assorbito durante il giorno.

Ma se Roosegarrde parla di Tecno poesia, Carlo Ratti per il suo Future Food District di Expo, disegna una nuova architettura Sensable. Nello stesso tempo Nicholas Feltron e Keiichi Matsuda affrontano il tema dei dati e della loro interazione con i nostri oggetti e i nostri spazi.
Il design è dunque non più scienza della progettazione industriale, ma incentivo alla relazione, comunicazione tra oggetti immateriali e fruitori. La tecnologia è la chiave, ma anche un pretesto per un’analisi più profonda di come viviamo gli spazi, gli oggetti e di come vivremo il nostro futuro.
Le startup digital e i Makers sono il motore di questo cambiamento, che viene reso possibile attraverso nuovi software e tecnologie fuori dalle logiche di consumo.

Gli eventi del Fuorisalone che consigliamo

Abbiamo usato questo approccio per analizzare il programma del Fuorisalone 2015 ed ecco gli eventi che vi segnaliamo, dove a nostro avviso esiste un’idea innovativa di design e interazione:

  • Di Donne: la valorizzazione della creatività femminile attraverso 18 prototipi al limite del making presentati in anteprima, di cui 16 oggetti progettati dai designer e realizzati dalle aziende artigiane, 2 opere per la protezione solare disegnate e realizzate per Lancaster da Cristian Boffelli e Kaori Miyayama.
  • Installazione erbe aromatiche: A Expo Gate, in Piazza Castello, dal 13 al 24 aprile un’installazione mobile che profuma di erbe aromatiche, fiori e frutti di stagione, che assume di giorno in giorno atmosfere e odori diversi. Lo spazio si riconfigura e muta atmosfera grazie alla tecnologia.
  • Milano makers: dal 14 aprile Milano Makers è in Fabbrica del Vapore con un modello di produzione capace di mixare creatività, sapienza artigianale e padronanza delle nuove tecnologie. Artigiani e autoproduttori incontrano la tecnologia grazie a nuovi software e nuovi materiali.
  • Lambrate Ventura: dal 14 al 19 aprile il design incontra la scienza. Ricerca e innovazione attraverso la storia e la ricostruzione di un processo di creatività.
  • Ordine aperto Outside/Sacea Recharging Zone. L’ordine degli architetti ospita Sacea, azienda leader che progetta e arreda ambienti di lavoro. Una speciale area (ca 250mq) dedicata al relax dei ‘viandanti del design’. Ricaricare e connettere gratuitamente corpo, mente e device di vario genere.

Leo Mauriello

I'm characterized by a great curiosity, that drives me to achieve important goals and new challenges. I'm a web and digital marketer mainly focused on digital strategy and social advertising with design, programming and digital analyst skills.

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