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Il futuro del food: la stampante 3D risponde al trend dell’Ego Food?

Rapporto tra #foodetech, un binomio sempre più in crescita anche per Expo 2015.

Il cibo del futuro tra #stampante3D e #foodsharing.

Il mercato delle Food App è in assoluto il trend dominante nel 2015, l’interesse intorno al Food ha differenti declinazioni, che vanno dall’ healthy alla sostenibilità. Oltre all’interesse crescente intorno a ricette e tutorial che svelano segreti legati alla preparazione di determinati alimenti, il food si lega anche indissolubilmente al mondo social. Basti pensare all’onnipresenza di immagini legate a piatti e alimenti, la bellezza del cibo esaltata attraverso dettagli di colori e forme. Nel 2015 il legame tra food e tecnologia diventerà sempre più forte, lo dimostrano tutte le app che si stanno diffondendo sul mercato, oltre alle ricerche che vengono svolte in tal senso anche in eventi come Expo 2015.

Foodsharing e stampante 3 D sono due aspetti centrali nella nuova visione del food. Il foodsharing è un bisogno in crescita di condivisione, di non-spreco e di ottimizzazione delle risorse, mentre la stampante 3D è la tecnologia che sta  rivoluzionando dimensioni e tempi di creazione del food.

Le otto tendenze del food nel 2040

Con una ricerca pubblicata a Maggio 2012, la Azti-Tcnalia (centro spagnolo specializzato nella ricerca nel settore alimentare) e la Bilbao Design Academy (istituto d’indagine su tendenze, design e innovazione) hanno pubblicato uno studio che vuole analizzare il mercato alimentare nel lungo periodo. Secondo i ricercatori iberici, “il cibo del futuro dovrà adattarsi ai ritmi frenetici. Quindi dovrà essere a disposizione in qualunque momento e ovunque, con soddisfazione immediata, senza che qualità e salubrità degli alimenti siano compromesse. I consumatori, inoltre, opteranno per i prodotti connessi alla propria identità”. In questo scenario, lo studio ha identificato le otto tendenze del cibo del 2040:

  • Food Telling – Ci sarà un forte legame tra il consumatore e il prodotto, che dovrà avere una sua etica, fondata sulla sua identità e sull’onestà;
  • Super Sense – I consumatori vorranno essere i protagonisti di un’esperienza di gusto unica;
  • Slow Cal – Il trend riguarda sia la persona, le cui richieste saranno indirizzate verso prodotti sicuri e salutari, che l’ambiente, salvaguardato con la filiera corta e una produzione eco-sostenibile;
  • Here & Now – Prodotti ad alto contenuto di servizio, ovvero cibo sempre disponibile, adatto a stili di vita frenetici;
  • Eater-tainment – Il cibo del futuro dovrà soddisfare contemporaneamente il palato e l’animo, dovrà essere in grado di fornire un’esperienza e divertire il consumatore;
  • Made Simple – Flessibilità, ovvero i prodotti alimentari dovranno adattarsi ad essere consumati in ogni momento e ad ogni pasto;
  • My Health – Il cibo del futuro dovrà essere pensato in mille varianti, in modo che ognuno possa individuare quella che più si avvina al proprio bisogno;
  • Ego Food – L’alimentazione di domani dovrà adattarsi alle specificità culturali di ogni consumatore.

La stampante 3 D e il progetto Print Eat di Barilla

La stessa Barilla ha annunciato di voler portare nei prossimi anni una stampante 3D in ogni ristorante, e ha iniziato un progetto in collaborazione con Thinkgarage. Un esperimento che potrebbe rispondere a criteri come  “Here e Now”, ovvero prodotti disponibili subito, che vogliono soddisfare sia il palato che l’animo attraverso un’esperienza unica. Inoltre la stampante 3D risponde al forte bisogno di personalizzazione del consumatore, ovvero si possono scegliere e miscelare gli ingredienti a proprio piacimento, in modo da ottenere un piatto unico e assolutamente adattato al palato di ognuno di noi.

Il progetto di Barilla è emblematico in quanto sembra rendere concreto la diffusione del concetto di Super Sense e Eater-tainement, oltre a puntare su valori come sostenibilità e riduzione costi produzione. Il progetto Print Eat: dove oltre 500 designer da tutto il mondo hanno partecipato ad un contest in cui Barilla chiedeva l’ideazione di un modello 3D che poi sarebbe diventato un tipo di pasta da mettere in commercio.

“Fare un prodotto con le più avanzate tecniche di fabbricazione digitale e la Stampa 3D significa superare i limiti di produzione industriale in un modo innovativo e intelligente.” , ha detto Antonello Balestrieri, CEO di Thingarage.

I tre finalisti, dove la prima posizione è occupata da Rosa, concept sviluppato dal designer industriale francese Loris Tupin di Maxilly sur Léman. Si tratta di un modello tridimensionale che, una volta gettato nell’acqua bollente, si apre proprio come avviene ad un fiore.

barilla rosa pasta

Al secondo posto Vortipa, del team cagliaritano formato da Danilo Spiga e Luis Fraguarda, una sorta di vortice che in qualche modo ricorda la forma di un albero di Natale.

vortipa barillaSul gradino più basso del podio, invece, Lune, del designer italiano Alessandro Carabini (in collaborazione con lo studio parigino Abaco). Come ben comprensibile già dal nome si tratta di una pasta a forma di Luna, dunque sferica, con alcuni crateri (fori) studiati appositamente per raccogliere e trattenere il sugo all’interno.

lune barilla

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